Modalità di funzionamento del Privia Stop
La luce blu centrale del Privia Stop si illumina in frenata una volta raggiunta, in fase di rallentamento, la velocità di 60 o 50 Km/h e rimane illuminata, in frenata costante, fino all’arresto del veicolo, se il conducente tornasse a frenare nella stessa manovra di rallentamento, dopo aver tolto il piede dal freno, esso non si accenderebbe più.
Infatti, nel caso in cui il conducente togliesse il piede dal freno e accelerasse il Privia Stop si accenderebbe solo in una successiva frenata ma solamente dopo il significativo superamento del limite di velocità consentito nei centri urbani onde evitare un cattivo uso di esso da parte dell’utente osservatore (conducente del veicolo o utente debole).
Lasciando dunque il freno e accelerando nuovamente, la luce del Privia Stop si riaccenderà in frenata quando la velocità sarà tornata a 60/50 Km/h ma solo dopo che il veicolo avrà superato, in maniera rilevante e non trascurabile il limite stesso, per esempio avendo raggiunto precedentemente la velocità di 70-80 km/h, ecc. (tale limite superiore è regolato sulla velocità media massima, tenuta nei centri urbani, superiore dunque al limite di 50 km/h, che può essere appunto 70/80 km/h, ecc.).
Questo intervallo, utile alla riattivazione del dispositivo serve ad evitare la funzione intermittente di esso che confonderebbe il pedone, e anche per garantire una certa regolarità nella guida dei veicoli da parte dei conducenti (si veda da qui, anche il miglioramento del mantenimento della distanza di sicurezza tra veicoli) tutto a vantaggio della educazione/sicurezza di tutti gli utenti della strada in generale.
Il pedone (il ciclista, ecc.) vedendo a debita distanza la luce blu accesa attraverserà la strada in modo anticipato e non all’ultimo momento, (di fretta e quindi auto-ignorandosi come utente attraversando la strada senza farsi vedere volontariamente dal conducente) come ora avviene aspettando di essere visto/ignorato perché non considerato dal conducente.
In conclusione l’utilizzo del Privia Stop fa sì che la regolarità del traffico non sia interrotta in quanto il pedone sarà salvo sia fisicamente e sia come utente considerato, e nel contempo il traffico dei veicoli a motore sarà più scorrevole e sicuro anche perché il pedone trovandosi ad essere conducente sarà finalmente consapevole, per autoeducazione, della sua acquisita responsabilità/sicurezza di utente debole.
Fabio Bergamo
www.fabiobergamo.it
Anche la Bertone, nel 2012, propone un dispositivo luminoso salvavita per i pedoni come il Privia Stop di Fabio Bergamo
La Bertone ha proposto solo recentemente un dispositivo simile al Privia Stop di Fabio Bergamo che è segnalato anche nelle ultime pagine del libretto sul pedone di Sua elaborazione.
A differenza del Privia Stop composto di una luce centrale blu, nell'auto chiamata NUCCIO le luci dei fari si illuminano con diversa intensità in frenata, l'articolo in basso segnalato spiega il funzionamento
Quindi la proposta del Privia Stop è più che confermata nella sua funzione di salvaguardia degli utenti deboli e sappiamo quanti bambini e adulti sono morti negli anni, solo per attraversare la strada.
Bisogna vedere se di giorno con la luce del sole o con luce artificiale contraria il conducente o utente debole in generale è in grado di distinguere la differenza di luminosità in frenata (mi riferisco per es. ai bambini ed anche agli anziani alla guida o come pedoni in particolari condizioni di luce o meteo). Ricordo che anche gli abbaglianti aumentano l'intensità della luce dei fari nel lampeggiamento o quando vengono tenuti fissi.
A questo punto bisognerebbe valutare se è preferibile una luce-stop specifica come quella del Privia Stop o quella proposta da Bertone.
Gli stop posteriori infatti, hanno comunque una luce propria ed esclusiva cioè separata da tutte le altre.
il lettore può leggere qui:
http://www.quattroruote.it/notizie/concept/bertone-nuccio-tutte-le-informazioni-ufficiali
grazie, Fabio Bergamo
www.fabiobergamo.it
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