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“OBIETTIVO MORTI ZERO”
Le Proposte per la Sicurezza Stradale elaborate da Fabio Bergamo
già apprezzate dal Ministero dei Trasporti e giunte in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati
(inviate, col presente documento composto di 11 pagine, alla Commissione Trasporti,
il 2 luglio 2018 ai fini della loro adozione)
“L’uomo si scolpisce con l’arte dell’educazione e la scienza della legge”
(Fabio Bergamo)
Fabio Bergamo, salernitano e nato a Torino nel 1972, è noto in Italia per il suo impegno in favore della sicurezza, ha elaborato diverse proposte, apprezzate fin da subito dal Ministero dei Trasporti, segnalate su oltre 430 giornali online e cartacei, siti internet, blog e riviste, e giunte in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, grazie all’interessamento dell’On. Paolo Russo (FI) e dell’On. Andrea Colletti (M5S). Le proposte sono state apprezzate anche dall’ASAPS Polizia Stradale e dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ecc... Le più importanti, che oltre ad aumentare la sicurezza, hanno la funzione di rafforzare gli automatismi nella guida e favorire altresì, che tutte le informazioni, apprese dai ragazzi nei corsi di teoria e di guida presso le autoscuole, rimangano in loro bene impresse, sono:
1 Lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop in ragione delle auto sempre più veloci e numerose, mettendo in comunicazione i veicoli che attraversano l’incrocio e bilanciando altresì l’adozione e l’uso delle rotatorie ereditate dalla Francia; con esso le auto in transito sulla strada principale, avranno l’obbligo di rallentare (e solo se necessario di fermarsi) e far passare l’auto che, dopo aver atteso il suo turno, come previsto dalla segnaletica verticale (Rapporto di traffico), attraverserà l’incrocio in sicurezza e senza creare intralcio per la circolazione, dopo essersi spostata nell’area antistante la striscia trasversale di arresto (RED AREA); negli incroci dove sarà installato nessuna auto, pur di passare, andrà più contromano, come spesso si verifica, sulla pretesa dello spettante diritto di precedenza, come avviene adesso agli incroci dotati del tradizionale stop. Tale sistema dunque, migliora grandemente la disciplina dello stop, e prevede altresì una adeguata sanzione per chi non rispetta la segnaletica che lo regola nella sua funzione. Con lo Stop Avanzato agli incroci, si adotterà dunque una adeguata velocità e ciò favorirà la riduzione dei sinistri alle intersezioni. Esso è stato ideato non solo per innalzare la sicurezza sulle strade dove verrà installato, ma per formare i giovani conducenti ad una guida educata e responsabile fin dai primi anni di guida a partire dalle stesse guide in autoscuola (e da patentati negli incroci col tradizionale stop). Tale segnaletica, come già detto, prevede una sanzione adeguata per chi non la rispetta.
2 L’ Indicatore di Tenuta del Margine Destro (per il mantenimento della destra): un segnale orizzontale, di tipo complementare, bianco di forma curvilinea, collegato alla striscia che separa i sensi di marcia, che ricorda ai giovani di guidare in prossimità del lato destro della corsia, per garantire realmente la distanza di sicurezza ed evitare facili sorpassi e cosa altrettanto importante, permettere ai conducenti - andando più piano e avendo frontalmente più visibilità - di poter osservare visivamente la segnaletica; può essere collocato sia dove la striscia è continua, sia dove è discontinua, e disposto alternativamente in un senso e in un altro, nelle gallerie, sui viadotti, nelle curve, nelle strettoie, nelle strade a doppio senso con corsie a dimensioni ridotte, in prossimità degli incroci, ecc. Può essere adottato sulle strade extraurbane e sui tratti più pericolosi all’interno dei centri abitati, con funzione di preavviso e lungo il tratto interessato dal pericolo. Le auto di grandi dimensioni (SUV) infatti, come gli autobus, i furgoni ed i camion, ostruendo la visibilità, obbligano i conducenti a guidare sul lato sinistro della corsia, portandoli ad aumentare la velocità ed a ridurre, sempre di più, la distanza di sicurezza, con i rischi che ne conseguono (tamponamenti e sorpassi con incidenti frontali). Tale segnale, in conclusione, ha le seguenti funzioni: ricorda ai conducenti di tenere la destra e per conseguenza li aiuta a mantenere la distanza di sicurezza ed a rispettare maggiormente i limiti di velocità, ed ancora aiuta a vedere la segnaletica a bordo strada, mirando a evitare tamponamenti e sorpassi rischiosi.
3 L’ Indice di Pericolosità Stradale (IPS) che indica col suo segnale i pericoli stradali con due livelli di gravità. I segnali di pericolo oggi in strada, indicano il pericolo solo nella sua specie, ma non nella sua gravità (a questo punto sono segnali di pericolo o di semplice indicazione?).
L’IPS si compone di due livelli, (pericolo normale, colore rosso di primo livello, dove è richiesto il semplice rispetto delle norme del CdS; e pericolo più grave, colore viola di secondo livello, dove si deve usare la massima prudenza; si tiene altresì a ricordare che il CdS non prevede una norma dedicata appositamente alla guida in massima prudenza). Non ci sono e non possono esservi altri livelli di rischio. Con tale segnale i giovani capiranno come comportarsi, in più sapranno quando attivare le “quattro frecce di emergenza” che oggi sono usate poco o per niente, e con la adozione di esso avranno più valore formativo anche le guide effettuate presso le autoscuole. Tantissimi incidenti avvengono proprio perché la gravità del pericolo non è chiara al conducente, perché principiante o non a conoscenza del tratto stradale che sta percorrendo.
Ad esempio, nell’ingresso delle autostrade come delle tangenziali, ci sono confluenze più pericolose di altre in quanto fanno immettere repentinamente le auto nella corrente del traffico, perché il tratto è più pericoloso per la sua ridotta lunghezza o per la sua accentuata curvatura (scarsa visibilità o visibilità nulla). Tale segnale va bene per tutti i pericoli (gallerie, strettoie, curve, doppie curve, incroci, dossi, ponti e viadotti, confluenze, ecc…). Quanti incidenti avvengono nelle curve? E se l’asfalto di quel tratto già dipersé più pericoloso di altri, all’apparenza simili ad esso, è bagnato? Si capisce perché tante vittime ogni anno, specie tra i giovani. Secondo le decisioni del Ministero dei Trasporti, sarà prevista una sanzione per il mancato rispetto della condotta di guida da tenere a seconda della gravità del pericolo incontrato, in caso di sinistro o nei normali controlli stradali delle Forze dell’Ordine. Se nella guida normale si guiderà semplicemente nel rispetto delle norme del CdS, nella guida in massima prudenza (relativa al pericolo con l’IPS di 2° livello) si guiderà: aumentando maggiormente la distanza di sicurezza, mantenendo la destra rigorosamente e procedendo ad una velocità inferiore al limite ammesso sulla strada interessata dal pericolo, e tenendo attivate le 4 Frecce di Emergenza, sempre e solo lungo il tratto stradale interessato da esso.
4 Il DAS (Delineatore di Avvicinamento al Semaforo) per innalzare la sicurezza negli attraversamenti degli incroci regolati da semafori. Tale segnale, di tipo complementare, si compone di due elementi verticali denominati “primo e secondo delineatore”, collocati sul margine della strada e disposti a diversa distanza dal semaforo.
Il primo delineatore, più vicino al semaforo, di colore verde-giallo, regola il passaggio all’incrocio per le auto ferme al semaforo con l’ultima che, nell’attraversare l’intersezione, transita in corrispondenza del semaforo con la luce gialla ancora accesa e non in procinto di spegnersi (così facendo le auto ferme posizionate oltre il primo delineatore, invece di impegnare imprudentemente l’incrocio si fermeranno al semaforo ed attenderanno il prossimo verde (via libera) per attraversarlo in tutta sicurezza.
Il secondo delineatore, più lontano dal semaforo e di colore rosso-verde, è destinato ai veicoli in movimento (che procedono a circa 50 Km/h, dunque nel rispetto del limite di velocità): con esso possono attraversare l’intersezione solo quei veicoli che provenendo da lontano, si trovano a transitare, al momento dell’accensione della luce verde, nell’intervallo spaziotemporale delimitato dal primo e il secondo delineatore cosicché arrivati al primo delineatore trovano la luce verde ancora in funzione, giungendo dunque al semaforo, con la luce gialla accesa. Entrambi i delineatori saranno accompagnati dalle bande sonore collocate in strada in loro corrispondenza.
L’adozione del DAS garantirà dunque un miglior utilizzo dei semafori, da parte dei conducenti che attraverseranno le intersezioni da essi regolate, nel rispetto dei limiti di velocità e per conseguenza con un maggior rispetto della distanza di sicurezza, evitando così di incorrere in sanzioni o causare incidenti e morti. Con esso si eviteranno anche le truffe nel truccare la durata del giallo come già successo con l’uso dei T-RED, perché col suo utilizzo sarà più facile regolare e controllare la durata del giallo come stabilire la durata del verde in funzione anche della mole di traffico, e per i conducenti che non dovessero rispettare la sua funzione sarà prevista una specifica sanzione. Il giallo dovrà avere una durata di almeno 6 secondi con il primo delineatore collocato a circa 50-60 metri dal semaforo ed il verde di almeno 12 secondi, collocato in linea di massima, ad almeno 200-220 metri dal semaforo (la distanza dei delineatori va regolata con precisione per ogni semaforo, in base alla durata del giallo e del verde, le misurazioni da me effettuate sono semplicemente indicative).
5 La modifica dell’art. 3 CdS con la definizione generale dei segnali stradali non presente nel CdS e contenuta nello scritto “Il Segnale stradale come sistema di relazioni” in cui è esaminata la funzione primaria e generale della segnaletica ai fini dell’educazione stradale. Tale scritto è utile come introduzione, mai fatta prima della sua elaborazione, alle lezioni sui segnali stradali, tenute nelle scuole e nelle autoscuole italiane. Ecco la definizione che, in formato ridotto, può essere inserita nel CdS: “Segnale stradale è ogni dispositivo - costituito da un apposito cartello verticale (recante una iscrizione o un simbolo), avviso luminoso, segno orizzontale, ecc… - atto a coordinare il traffico e regolare la condotta degli utenti, conducenti dei veicoli a motore, ciclisti, pedoni, ecc…, al fine di garantire una circolazione stradale quanto più fluida e sicura possibile, nel rispetto delle norme del Codice della Strada. L’organizzazione della circolazione, effettuata appunto, con l’impiego della segnaletica, compete al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mediante direttive che consentono agli Enti Proprietari delle strade, siano essi enti pubblici o privati concessionari, di redigere i piani del traffico, urbani ed extraurbani, tenuto conto delle esigenze sociali, ambientali, economiche, territoriali e di sicurezza dei trasporti”. (Fabio Bergamo).
6 La Validazione del sorpasso a destra in autostrada (dimostrata giuridicamente ai fini della definizione delle tre corsie autostradali non presente nel CdS), per garantire in primis, il corretto utilizzo delle tre corsie non definite nel CdS e definite da lui per la loro specifica funzione (corsia di marcia normale e di primo superamento per la corsia più a destra; corsia di primo sorpasso e secondo superamento per la corsia centrale; corsia di secondo sorpasso e di terzo superamento per la corsia più a sinistra).
7 Interessante è anche lo scritto sul LOGO della sua attività, (un casco ed una cintura di sicurezza uniti insieme come un copricapo ed una sciarpa) dove spiega la differenza tra la “razionalità scientifica” basata sui Dati (ossia tutti i sistemi di sicurezza di cui le auto sono sempre più dotate, che in verità possono solo definirsi sistemi di precauzione, simboleggiati dalla cintura) e la “razionalità umana” fondata sui Valori Umani tra i quali il più importante è proprio quello della Fede in Dio ed in Gesù Cristo (la vera sicurezza che scaturisce dalla coscienza del conducente, consapevole dei propri limiti e delle proprie responsabilità, e dei rischi connessi alla circolazione stradale, simboleggiata dalla testa protetta dal casco).
8 Il libretto “Fenomenologia del pedone” per le scuole e le autoscuole, (di prossima pubblicazione) nel quale viene esaminato razionalmente il problema della sicurezza dalla prospettiva del pedone, per garantire l’educazione dei giovani che sono i più esposti ad incidenti per inesperienza e immaturità. Da tale lavoro ha maturato le sue più importanti proposte, segnalate in questo documento, tra cui quella di stabilire limiti particolari di velocità nei centri abitati, al fine di elevare la sicurezza stradale del pedone; ed una forte critica per una Sentenza emessa nel 2013, con numero 5399, della Corte di Cassazione per un sinistro a danno di un pedone, (una donna) con la quale il Supremo Organo di Giustizia attribuiva, sul concorso di colpa, una responsabilità maggiore all’utente debole rimasto vittima del sinistro, ed una nettamente inferiore al veicolo che investendola le aveva procurato gravi lesioni.
La seconda parte del libro raccoglie le risposte vere dei quiz ministeriali sugli utenti deboli.
Tale commento si conclude con la proposta, per il CdS, di regolare i limiti di velocità in base al tipo di strada urbana (senso unico 50 km/h, e doppio senso 40 km/h – doppio limite di velocità nei centri abitati) ed attivare le 4 Frecce di Emergenza quando un pedone attraversa la strada, lasciando anche una adeguata distanza di sicurezza tra lui e il veicolo (circa 3 metri).
9 L’album “Guido anch’io” per i bambini delle scuole primarie, affinché imparino le regole basilari della circolazione stradale attraverso un percorso che permette loro di conoscere la segnaletica e rispondere ai miniquiz appositamente ideati allo scopo.
Sta lavorando già ad altri progetti educativi per le scuole, ed ha realizzato per gli alunni delle scuole elementari e medie, anche una poesia sulla legge dal titolo “L’Abbraccio Materno della Legge” segnalata su vari giornali, ed esposta nel Duomo di Ravello (SA) ed in varie Chiese ed altri luoghi aperti al pubblico (il testo è all’ultima pagina).
10 Nel medesimo elaborato (Fenomenologia del pedone) è segnalato il dispositivo luminoso blu “Privia Stop” ideato da Fabio Bergamo, inserito nella parte anteriore del veicolo per segnalare ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada, il rallentamento del veicolo. Tale idea è stata convalidata da un dispositivo simile brevettato dalla Carrozzeria Bertone, sul modello Nuccio, soltanto nel 2012. Sul suo sito è disponibile un video, sempre da lui prodotto, che mostra il funzionamento e la indubbia utilità.
Privia Stop
(Stop anteriore al transito)
per la sicurezza dei pedoni che attraversano la strada
11 La Revisione Periodica della Carrozzeria
ed il Bonus Riparativo
“Se gli incidenti diminuiscono ……. devono, giocoforza, aumentare i Diritti”
Per i diritti degli utenti e dei riparatori ha proposto nella Polizza RC Auto, la clausola relativa al beneficio delle piccole riparazioni per la “Revisione periodica della carrozzeria”. La proposta prevede la restituzione del premio pagato in eccedenza da parte dei neoconducenti se non causano sinistri nel periodo in cui è prevista la maggiorazione del suo costo, e altra cosa importante, il beneficio delle piccole riparazioni per i conducenti virtuosi, ad es. ogni 6 anni di guida in più di esperienza acquisiti dal conducente senza causare incidenti gravi (con feriti e morti) e onerosi per le compagnie. Attualmente il bonus malus prevede solo la riduzione del premio su base annua, se il conducente non causa sinistri, ma tale bonus è strettamente legato al numero dei sinistri in generale e non solo ai sinistri causati dal conducente (perché in caso di aumento degli incidenti aumentano anche le tariffe, dunque lo sconto per i virtuosi finisce per essere praticamente annullato). Ecco perché la proposta è destinata ai conducenti virtuosi che potranno rivolgersi al “Carrozziere di fiducia” per riparare tutti quei danni lievi non dovuti ad un sinistro denunciato, ma al semplice uso della vettura. Una volta effettuata la perizia si passerà agli interventi; il costo delle riparazioni periodiche non dovrà superare una certa soglia di spesa come previsto dal contratto di assicurazione (il proprietario potrà coprire, a sua discrezione, la spesa per le riparazioni eccedenti la quota prevista). La proposta è già nota all’ ANIA, all’ IVASS e nei suoi dettagli è nelle mani di Federcarrozzieri.
12 Il Seggiolino di serie per garantire il “Diritto alla sicurezza dei bambini”
Proposta per la sicurezza stradale indirizzata ai concessionari di auto (Federauto) e nota ai Politici
Il Seggiolino svolgendo una funzione identica a quella delle cinture di sicurezza, va offerto di serie sulle vetture acquistate da chi ha un figlio per la cui età è fatto obbligo utilizzarlo o se ad acquistarlo è una famiglia in cui la donna è in attesa di averlo.
Tale beneficio è per un solo bambino, sarebbe così a carico dell'acquirente l'acquisto di un secondo dispositivo se in famiglia vi è un altro figlio (vedi anche parto gemellare).
Tale dispositivo quindi è da consegnare all'atto dell'acquisto della vettura all'acquirente che si trova nelle situazioni predette, documentate da opportune certificazioni (stato di famiglia, certificato di nascita del bambino, certificato medico attestante lo stato interessante della donna prossima a partorire).
Se è vero, come è vero, che le auto montano una serie di dispositivi di sicurezza di cui non si può fare più a meno perché previste dal CdS, come nel caso specifico delle cinture, e degli stessi seggiolini....., senza citare vari altri sistemi elettronici come l' ABS, l’ ESP, gli Airbag di cui le auto di attuale produzione sono dotate di serie, ecc..., sembra normale che almeno un Seggiolino venga fornito di serie nella forma della proposta da me avanzata (il CdS all’art. 172 "obbliga", esige dunque il suo utilizzo ai fini della sicurezza stradale, e non detta che deve essere acquistato a parte, dai genitori, in un secondo momento). Federauto potrà prendere accordi con i produttori dei seggiolini.
13 I LIMITI di VELOCITÀ PER LA SICUREZZA DEI PEDONI
Una risposta ragionata a completamento della proposta di portare
a 30 km/h il limite di velocità in prossimità delle scuole
Il “doppio limite di velocità” e il “dovere di antecedenza” per la sicurezza dei Pedoni sulla base del “limite di transito”, e non di velocità, dei veicoli all’interno dei centri abitati, nei confronti di essi, in quanto utenti deboli.
In un suo recente ed impeccabile commento ad una Sentenza della Cassazione (che trovate sul suo sito www.fabiobergamo.it) ha stabilito giuridicamente, e dunque razionalmente, che nei centri abitati la velocità massima ammessa fosse di 50 Km/h nelle strade a senso unico, e di 40 km/h per quelle a doppio senso, al fine di garantire maggiore sicurezza ai pedoni che non hanno alcun dispositivo di protezione a loro difesa, al contrario dei veicoli per i loro occupanti. Infatti, se fuori dei centri abitati la velocità è superiore al limite di 50 Km/h, all’interno di essi il “limite di transito”, vista la eterogeneità dell’utenza, deve essere inferiore al limite massimo generale medesimo. Dunque, per i pedoni, sulla base della duplicità del limite di velocità (ossia 40 e 50 Km/h), da me proposto, all’interno dei centri abitati, al “diritto di precedenza” sulle strisce pedonali si affiancherebbe, fuori delle strisce, il “dovere di antecedenza” del conducente che appunto, avrebbe l’obbligo di rallentare e se necessario di fermarsi di fronte al pedone che ha fatto percepire allo stesso, ad esempio con un cenno della mano, l’intenzione di attraversare la strada (e non è certo un caso, su cui invito a riflettere, che in Italia muoiano due pedoni al giorno e sul totale degli investimenti a danno di essi, il 30% avviene sulle strisce ed il 70% fuori). Così, la vigente norma prevista dal CdS all’art. 190 comma 5, che prevede che il pedone dia la precedenza ai veicoli quando egli attraversa la strada fuori delle strisce pedonali, sarebbe valida, razionale e dunque legale a tutti gli effetti, sulle strade fuori dei centri abitati e non al loro interno. Tale misura, se adottata, porterebbe non solo alla riduzione dei sinistri tra veicoli e a danno dei pedoni ma anche ad un maggiore rispetto della segnaletica orizzontale a loro salvaguardia, da parte dei conducenti; ed in questa ipotesi il limite di velocità di 30 Km/h, che contraddistingue le ZONE 30, non sarebbe solo confermato ma ancorpiù avvalorato nella sua funzione.
14 UN “LIMITE DINAMICO di VELOCITÀ” NELLE ROTATORIE PER LA SALVAGURDIA DEI CICLISTI
Se per la sicurezza del pedone ho parlato poc’anzi, di un “limite di transito” (più che di limite di velocità che va giustamente utilizzato nella circolazione tra soli veicoli) per i ciclisti nelle rotatorie parlo di un “limite dinamico di velocità”.
Se il limite massimo generale in città è di 50 km/h (ad es. nei rettilinei come nelle curve) nelle rotatorie che, non dimentichiamolo mai, sono e rimangono delle intersezioni, adotteremo una velocità più bassa, stabilendo da noi stessi come limite massimo (per ora discrezionale non essendo stabilito da una norma), la velocità di 40 km/h.
Come tutti sanno la velocità di chi si sposta in bicicletta, si aggira intorno ai 20-25 Km/h e per non distaccarsi troppo da tale limite, useremo la velocità di 30 km/h (questo regime di velocità naturalmente si terrà specificamente, quando nelle rotatorie sono presenti dei ciclisti).
Riassumendo:
1 - limite massimo di velocità nelle rotatorie: 40 km/h (in assenza di ciclisti)
2 - limite dinamico di velocità nelle rotatorie in presenza di ciclisti: 30 km/h
(entrambi i limiti segnalati ai punti 1 e 2, come quelli da me proposti per la sicurezza dei pedoni nei centri abitati, sono da includere nell’art. 142 del CdS che stabilisce i limiti di velocità).
NON PIU’ MORTI SULLE STRADE
Si ricorda, in ultimo, che l’incidentalità stradale, soltanto in Italia, causa annualmente tra i 3 Mila e i 4 Mila morti e 20 Mila invalidi con disabilità lievi o permanenti, con un Costo Sociale di 18 Miliardi di Euro.
PRECISAZIONI SULLA SUA ATTIVITA’: Fabio Bergamo, non fa parte di alcuna associazione, non è un avvocato, né un magistrato, né un politico, né un docente, né un ingegnere, né un ministro dei trasporti, né un insegnante/istruttore o titolare di autoscuola, né un insegnante di educazione stradale nelle scuole, ecc..; il suo lavoro è stato svolto senza costi per altri, ed è noto in tutta ITALIA, dunque senza alcun profitto o retribuzione, all’atto del suo svolgimento. Esso è stato segnalato su oltre 430 giornali online e cartacei, numerose volte su Google Alert e su riviste mensili di livello nazionale come Quattroruote, Gente Motori, la rivista ufficiale dell’ASAPS Polizia Stradale, siti internet e blog, siti di salute e medicina, ecc..
Dati sui decessi per incidenti stradali nel 2016 in Italia
Soltanto nel 2016 in Italia, nell’uso della strada, hanno perso la vita 3.283 persone: 1.470 erano conducenti e passeggeri di autovetture, 657 erano motociclisti, 116 erano ciclomotoristi, 275 erano ciclisti, 570 erano pedoni.
Per ulteriori informazioni relative all’attività di FABIO BERGAMO
è possibile visitare liberamente il suo sito: www.fabiobergamo.it
CONTATTI: Tel. 334 – 8148826 - E-mail: info@fabiobergamo.it
Firma di Fabio Bergamo
LA RISPOSTA DIRETTA DEL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
GEN. TULLIO DEL SETTE
Risposta a Fabio Bergamo dall’ Ing. Francesco Mazziotta
del Ministero dei Trasporti in data 2 febbraio 2012
Premesso che qualunque iniziativa nel senso di migliorare la sicurezza stradale merita la massima attenzione, occorre però anche valutarne la compatibilità con il quadro normativo vigente e quali effetti può produrre. Nel caso della segnaletica stradale inoltre occorre valutare le modifiche anche alla luce degli accordi internazionali in materia ai quali l’Italia ha aderito.
Tenga presente infine, che ogni innovazione comporta anche la necessità di rivedere i programmi di insegnamento nelle scuole guida e nelle scuole più in generale, senza trascurare gli stessi esami per conseguire la patente e la necessità di assicurare ai già patentati il necessario aggiornamento.
Si comprende facilmente perché si debba essere cauti e che le innovazioni debbano essere veramente necessarie e non troppo frequenti.
Fatta la premessa, per evitare di creare false aspettative, La informo che negli accordi internazionali fino ad oggi a me noti non ci sono ipotesi di segnaletica del tipo di quella proposta.
Questo non vuol dire che una nazione non possa prevedere cose nuove, il tutto però in Italia passa attraverso un procedimento di modifica del vigente Regolamento di esecuzione del Codice della Strada e successiva notifica a Bruxelles.
Poiché nei programmi prossimi futuri è già prevista una complessiva rivisitazione del Regolamento, che deve tenere conto di tutto quanto intervenuto dalla emanazione del codice della strada fino alla attualità, prevedo di poter portare alla attenzione di chi si occuperà delle modifiche anche le proposte da Lei avanzate perché siano valutate ai fini di un loro eventuale accoglimento.
A titolo personale Le comunico che mi sembrano degne di nota, ma non sono in grado di fare alcuna previsione sull’esito del futuro esame e sui tempi necessari dal momento che la programmazione delle attività e delle priorità circa gli atti normativi da predisporre non rientra tra le mie prerogative.
Cercherò di tenerla aggiornato nel caso di novità.
Cordiali saluti, Ing. Francesco Mazziotta
Ministero dei Trasporti – ROMA
2 febbraio 2012
N.B. il 6 giugno 2013 l’Ing. Mazziotta, dopo mia nuova sollecitazione, mi scrive ancora, confermandomi che le mie proposte sarebbero state prese in considerazione al momento della Modifica del Regolamento di Esecuzione del CdS).
ALCUNI APPREZZAMENTI:
1) “Molto bene e Complimenti”. (On. Paolo Russo – deputato e medico).
2) “Ottimo Lavoro, Congratulazioni” (Dr. Eduardo Fernandez – Neurochirurgo al Policlinico Gemelli di Roma).
3) Buongiorno Signor Fabio Bergamo,
abbiamo dato un'occhiata al suo lavoro e non possiamo che complimentarci per il suo impegno su una tematica così importante e sensibile come quella dell'educazione stradale per tutti coloro che si mettono, o che si metteranno in futuro, in strada alla guida di un mezzo.
Sicuramente sarà un successo, perché se il suo lavoro porterà ad avere anche un solo incidente stradale in meno, o un ferito o un morto in meno, sarà davvero una bella soddisfazione per Lei e la Società tutta, non potrà che essergliene grata.
(messaggio di un utente facebook).
4) Che Dio ti benedica! (Michela De Rose)
“L’Abbraccio Materno della Legge”.
“Cosa è la Legge”
È Padre, per i doveri che, con rigore, impone.
Perché con essi domina l’istinto, spronando all’uso della ragione.
Forma, dell’uomo, il carattere e la personalità.
Sancisce regole, dispone incarichi stabilendo così, ruoli e responsabilità.
È Madre, per i diritti che, amorevolmente, elargisce.
Perché con essi difende da offese, soprusi e violenze,
ed a chi sbaglia consente di affrancarsi per mezzo della Giustizia.
Dirime controversie e seda conflitti.
La sua Conoscenza, dove regna il dominio, dispensa libertà;
nei teatri di guerra, con i suoi trattati,
ispira soluzioni per una pace sincera e duratura.
È Verità, perché mette alla Prova.
Inderogabilmente, con i suoi precetti, pone l'uomo innanzi a delle scelte per lui basilari.
Le norme di cui si serve, fanno da vaglio ai suoi intendimenti.
È Vita, come Uomo unito alla Donna.
Perché nelle differenze stabilisce le uguaglianze,
attenta a non cagionare discriminazioni, reprimendo astiose iniquità.
Nel Creato, opera di Dio, ha le sue origini,
disvelandosi e confermandosi per mezzo della Natura.
Per la Civiltà è l’unico strumento a sua conservazione,
un punto fermo contro l’arroganza e la prevaricazione,
un ausilio alla solidarietà, un invito alla collaborazione.
È Libertà, per tutti e non di alcuni,
e con coraggio, va amata e protetta.
Non ha confini tracciati da linee dritte e contorni smussati,
frantuma muri, aggira ostacoli, scavalca barriere, risale correnti,
perché il suo sguardo, vigile, è in tutte le direzioni,
il suo Alito innovatore in ogni luogo.
È Trionfo della Giustizia nella galanteria del Tempo,
con il Male lasciato vincere prima, perché al Bene la rivincita è già promessa,
nelle proporzioni di una schiacciante, decisiva Vittoria.
È Bella,più di qualsiasi altra cosa a cui, nel mondo, l’uomo possa anelare,
perché non è col possesso ed il potere che la si detiene,
ma con l’Umanità avvolta nel sacro mantello del Dovere.
Supera in bellezza opere scultoree, costruzioni architettoniche, scoperte scientifiche.
È Spirito Incarnato,
Incantando ed estasiando chi la osserva, più di una visione mistica.
La sua conoscenza rapisce ed entusiasma.
Nella strenua ricerca della sua affermazione,
l’uomo trova, in essa, il pieno compimento della sua Umanità,
e, nell’appagarlo, la Felicità che ne scaturisce, non ha eguali.
È la Scoperta più grande che l’Umanità potesse fare,
La più esaltante delle creazioni, che potesse concepire,
perché nell’uomo, il Creatore, l’ha incisa prima che egli venisse alla vita.
Fabio Bergamo |