“INDENNITÁ SOCIALE PER IL LAVORO CASALINGO”
All’ ON. COSIMO ADELIZZI – Movimento 5 Stelle (Commissione Bilancio e Tesoro)
INDENNITA’ SOCIALE PER IL LAVORO CASALINGO
(proposta inviata da Fabio Bergamo il 12 Aprile 2019)
Anche le casalinghe in attesa della pensione sociale o di reversibilità, e solo a partire da una certa età devono percepire un contributo economico mensile, per il lavoro fatto in casa e per la famiglia (marito e figli).
Curare la famiglia e la casa, con le faccende domestiche, significa dare un grosso contributo morale e sociale alla realtà di oggi, per giunta così complessa e conflittuale. Ad esempio ad Esse andrebbe destinato un contributo che oscillerebbe tra i 200/300 euro al mese, a partire dai 55 anni, fino al raggiungimento dell’età per cui è prevista per loro, la pensione (e le donne che non prenderanno la pensione sociale, continueranno a percepire tale piccolo contributo). Esso andrebbe alle Donne che non hanno reddito da lavoro dipendente o professionale e che hanno marito, e/o almeno 1 figlio in famiglia, piccolo o maggiorenne che sia, disoccupato oppure no. Le donne separate ma senza figli, non avrebbero diritto a tale indennità... quelle con figli sì, perché si occupano della famiglia composta da almeno 2 persone (madre e figlio, moglie e marito). Tale provvedimento mira dunque non solo a considerare, dal lato economico, il lavoro che la donna svolge in casa, con pazienza e meticolosità, ma mira altresì a tutelare la famiglia tradizionale nel suo complesso, costituita da madre, padre e figli.
Riassumiamo:
Chi può percepire tale indennità a partire dal compimento dei 55 anni:
1. Donna sposata o convivente priva di reddito da lavoro o pensione.
2. Donna separata (non convivente) con uno o più figli (minorenne o maggiorenne; occupato o disoccupato), ma priva di reddito da lavoro o pensione.
3. Donna separata (convivente) con uno o più figli (minore o maggiorenne; occupato o disoccupato), ma priva di reddito da lavoro o pensione.
4. Donna separata senza figli (ma convivente) e priva di reddito da lavoro o pensione.
5. Donna divorziata (con uno o più figli) che percepisce assegno divorzile (priva dunque di reddito da lavoro o pensione).
Chi non può percepire tale indennità:
1. Donna che ha reddito da lavoro dipendente o professionale.
2. Donna che percepisce la pensione lavorativa (minima/massima), la pensione di reversibilità o sociale.
3. Donna separata (senza figli) non convivente.
4. Donna divorziata (senza figli) che percepisce assegno divorzile.
Venerdì, 12 aprile 2019 Fabio Bergamo
RISPOSTA DELL’ON. COSIMO ADELIZZI (ricevuta il 25 aprile 2019):
Fabio auguri per il 25 aprile. Scusami se ti rispondo solo adesso.
Buona la Tua idea, ed in qualche modo ci stiamo già ragionando. Ci sono ovviamente delle criticità da superare: le risorse da recuperare, e poi le obiezioni di natura politica, su tale tipo di provvedimento, come già accaduto col reddito di cittadinanza.
La Tua proposta è interessante e la terremo presente, e ti confermo, come già detto, che stiamo già riflettendo su di essa. Grazie.
Giovedì, 25 Aprile 2019 - On. Cosimo Adelizzi, Movimento 5 Stelle
Fabio Bergamo ringrazia il MOVIMENTO 5 STELLE E l’ON. COSIMO ADELIZZI, per aver preso in considerazione la sua importante proposta che è una misura volta a garantire “GIUSTIZIA SOCIALE” per le donne che lavorano in casa, e che fino ad oggi non hanno trovato nella politica, giusta e umana considerazione (a ciò si aggiunge anche la violenza che le donne subiscono all’interno delle mura domestiche portandole anche alla morte per femminicidio, per il quale ha proposto la PENA CAPITALE nei casi più efferati, segnalata nel link in basso alla pagina).
Considerato che la politica - “tanto onesta e democratica, di tutti gli schieramenti, le coalizioni e i tanti vari partiti dai simboli più disparati” - negli ultimi 20-30 anni, non si era accorta che la DONNA, stando in casa, lavorava, (oltre ad essere vittima di violenza, vedi femminicidio e non solo…) vengono riportate delle foto di repertorio, riprese dal web, che la mostrano durante lo svolgimento di alcune attività all’interno delle mura domestiche, utili non solo ad essa, ma anche ai suoi familiari:
Ecco alcuni link relativi al suo lavoro, svolto altresì senza alcun compenso o sostegno economico di altri quindi totalmente a suo carico (tempo in anni, costi economici ed energie impegnate):
Lavori sulla Educazione e la Sicurezza stradale
http://www.fabiobergamo.it/obiettivo-morti--zero.asp
Bonus riparativo per i conducenti virtuosi
https://www.osservatoreitalia.eu/legge-sulla-concorrenza-rc-auto-riparazioni-a-regola-darte-a-che-punto-siamo/
Videotesto intervento al convegno sulla sicurezza stradale
https://www.youtube.com/watch?v=Ee1Id3zOGck
Pena capitale per omicidi e femminicidi efferati
(con l’introduzione dell’omicidio abominevole nel Codice Penale)
http://www.fabiobergamo.it/l-eccelso-castigo-la-pena-capitale.asp
Data di pubblicazione: Sabato, 27 Aprile 2019
Fabio Bergamo
Alcuni apprezzamenti sulla proposta di Fabio Bergamo:
1. Grazie e complimenti per la iniziativa (da Rita)
2. Grande Fabio; ottima proposta. Sarebbe un minimo riconoscimento per il grande lavoro svolto dalle casalinghe (da Isabella)
3. Ho letto ed approvo in pieno (da Giuseppa)
4. Grazie (da Emilia)
5. Giusto (da Tiziana)
6. Giustissimo (da Roberto)
7. Giusto (da Marco)
8. Un grazie da parte di tutti gli interessati, per le tue numerose proposte (da Giovanni)
9. Un contributo per le casalinghe risulta essere a mio parere una proposta molto saggia oltre che utile (da Felice)
Fabio Bergamo
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