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Fiori: un nuovo segnale tra quelli utili per la guida


OGGETTO: Proposta di un nuovo segnale stradale verticale utile ad indicare il luogo in cui si sono verificati incidenti mortali.

Tutti quelli che mi conoscono sanno del mio impegno e delle mie importanti proposte sulla educazione/sicurezza stradale apprezzate da tecnici, avvocati e persone di buon senso.
Tra le diverse mie proposte ce n’è una che è quella di aggiungere ai segnali utili alla guida un segnale atto ad informare che su quel tratto di strada ci sono state delle vittime a causa di un sinistro.

Il segnale si chiamerebbe semplicemente “Fiori” e avrebbe un pannello integrativo indicante il numero delle vittime che in uno o più incidenti vi sono state su quella specifica strada, in quel preciso punto (3 vittime, 5 vittime, 7 vittime, ecc.. in modo da avere il totale alla fine della strada, il segnale va installato nei due sensi di marcia come avviene per i segnali che riportano le distanze, vedi progressiva distanziometrica).
Come il lettore sa, i segnali utili alla guida servono a dare importanti informazioni agli utenti della strada e sono collocati in prossimità del luogo indicato come stabilisce l’art. 135 del Regolamento di Attuazione del Codice della strada.

Perché il segnale “Fiori”?
Perché i “fiori” li vediamo già oggi e da tempo, come segnali stradali (ancora non codificati dal legislatore) ai bordi delle strade dove appunto ci sono state vittime per incidenti.

Ma propongo tale segnale, adesso e non prima, per un’altra importantissima ragione che ne rende ancora più utile e significativa la sua adozione.
Pochi giorni fa la mamma di un giovane, a due giorni di distanza dalla sua morte per incidente stradale, ha deciso di togliersi la vita. Il giovane aveva 24 anni, la mamma 48. La perdita del figlio è stata per lei una cosa inaccettabile, perchè forse, già spaventata da tutto ciò che oggi accade sulle strade italiane, non avrebbe mai voluto sapere che suo figlio avrebbe perso la vita proprio in macchina. L’incidente è stato di tipo frontale perché un’altra auto sulla tangenziale, guidata in contromano e sotto gli effetti dell’alcool dal conducente si è scontrata con la sua. 
Un atto di coraggio non di vigliaccheria perché una mamma che arriva a compiere tale gesto lo fa solo per amore non per viltà.
E sul suo gesto dobbiamo tutti fermarci a riflettere. Esso infatti è stato una denuncia morale non un atto di disperazione che invece dovrebbe caratterizzare lo stato d’animo del colpevole al punto da autopunirsi non limitandosi ad espiare la pena che gli sarà comminata dal giudice al pari delle pene già ad altri sentenziate per lo stesso reato (la generalizzazione della colpa svilisce la responsabilità penale del colpevole che invece è personale; la vita è una, ma i colpevoli sono tanti a macchiarsi dello stesso crimine, questa è una delle tante ragioni per cui la giustizia sui reati della strada è praticamente ingiusta e iniqua ancora oggi andando per giunta contro il dettato costituzionale, anche perchè i parametri usati per il giudizio sono alquanto effimeri per non dire offensivi per ciò che accade sulle strade, stessa cosa avviene per il risarcimento, siamo infatti ancora e vergognosamente agli albori dell’imputazione per omicidio stradale nei casi in cui tale incriminazione può essere prevista, e i politici sono in nettissimo e vergognoso ritardo su un provvedimento di questo tipo).

Io non ricordo casi di suicidio in passato a pochi giorni o poche ore, da una morte provocata da incidente stradale quindi possiamo parlare di un “precedente” che merita di essere considerato come tale a tutti gli effetti sia sul piano morale sia sul piano legale; per me ora è ancora più doveroso rispettare il dolore delle vittime della strada adottando proprio questo segnale verticale. Siamo giunti al culmine dell’abominio da incidente stradale, e forse solo pochi se ne sono accorti. Il pericolo è che altri casi del genere possano verificarsi per emulazione ecco perché è importante aumentare la guardia sugli addetti ai lavori e gli utenti della strada.

Chiedo all’AIFVS che ormai ha rilevanza nazionale per il suo impegno sulla riduzione della mortalità stradale in Italia di sostenere la mia proposta al pari di tutte le altre proprio a ricordo della “mamma” che ha preferito unirsi al destino di suo figlio più che vivere in un dolore ingiusto e senza fine nella vita che le rimaneva.

La funzione dei “Fiori” dunque, non è solo quella di ricordare le vittime sul piano umano, (cosa che a qualcuno degli addetti ai lavori potrebbe dare fastidio, l’umanità come la lealtà oggi sono considerate un ostacolo al progresso materiale/economico della società più che una risorsa nel sistema della globalizzazione economica) ma soprattutto di informare (e quindi invitare a riflettere) gli utenti, dei morti che ci sono stati in quella strada a fini educativi e dunque di sicurezza affinché le norme del codice della strada vengano rispettate non solo per chi è vivo e a rischio ma anche per chi ha perso la vita in auto in maniera indegna e sicuramente evitabile.

Non so se un giorno vedremo questo segnale ma di fiori recisi per lutto ne vedremo spuntare ancora molti sulle strade anche perché nessun segnale invita a riflettere come quello proposto (che forse tanti hanno pensato prima di me) già presente ai bordi delle strade italiane come simbolo di dolore ma anche di speranza.   

Il segnale “Fiori” è l’unico segnale ancora non codificato, ma stranamente è l’unico a dare un valore educativo alla segnaletica che di educativo non ha praticamente nulla (la segnaletica per come si è educati nelle autoscuole si rispetta solo per la propria incolumità non per educazione e dunque per rispetto della vita altrui, tanto è vero che alla prima occasione non la si rispetta specie nei primi anni di guida quando non si è ancora conducenti maturi e responsabili; ma dei segnali ne parlerò approfonditamente in una altra occasione). Ecco, sembra un paradosso ma è proprio così, peccato che anche stavolta ne abbia parlato io e non gli insegnanti nelle autoscuole che dovrebbero essere maestri della educazione stradale (dei morti non si parla mai o quasi mai nelle autoscuole eppure gli incidenti stradali sono una delle prime cause di morte in Italia come in altri paesi, si veda anche l’art. 123 del CdS).

Il segnale “Fiori” è per la “mamma di tutte le mamme” che credendo nella vita fino in fondo, fino alla sua fine, si è immolata nel sacrificio della morte come Gesù sulla croce.
Il suo gesto estremo è dunque per tutte le mamme che hanno perso dei figli sulla strada. Una delle tante “mamme coraggio” che merita di essere ricordata.

→ Chi volesse inviare delle foto di fiori ai bordi delle strade della propria città o luogo di residenza potrà farlo alla mail del mio sito, info@fabiobergamo.it , riportando il nome della strada e città,  e se volete anche il vostro nome/età, esse saranno inserite sul mio sito a ricordo delle vittime della strada. Il gesto varrà come adesione alla proposta del segnale “Fiori” avanzata all’AIFVS.
Chi volesse esprimere semplicemente un parere sulla proposta potrà scrivermi ugualmente, la sua opinione sarà pubblicata comunque.

Tutte le mie proposte sono come delle BOMBE per chi le ostacolerà/osteggerà, perché chi è tardo di mente è tardo pure di cuore a livello politico come autoscolastico, ecc…!

Auspico ancora che l’AIFVS si doti quanto prima di un canale televisivo sulla piattaforma del digitale terrestre per svolgere appieno la sua funzione informativa, educativa, propositiva, ecc… in favore delle vittime della strada e di chi oggi è a rischio, potendo così trasmettere dibattiti, convegni e interventi di avvocati, psicologi, tecnici, esperti, familiari delle vittime con un suo specifico spazio che la TV generalista non può garantire nel rispetto della peculiarità dei temi e dei problemi proposti.   

Nel Vangelo di Gesù, per chi lo abbia letto, sta scritto: “non gettate le perle davanti ai porci…” (Matteo 7, 6).
In altre parole c’è chi ha perso la vita ma c’è anche chi ha perso e perderà la faccia.
Naturalmente dalle autoscuole e dai loro insegnanti come dai politici attendo proposte migliori delle mie.

Ringrazio solamente le autoscuole che hanno aderito al mio progetto.

Fabio Bergamo
www.fabiobergamo.it
Data: 8 giugno 2011

 

COMMENTI alla Proposta di adozione del segnale FIORI.

 

1) Dall’Avv. Danilo Riponti dell’AIFVS a cui vanno i miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per la sua umanità:

Sono  d’accordo con la Tua riflessione, e il Tuo appello per la Vita e la sicurezza stradale.

Lo condivido in toto, come più volte ho già detto.

Io tante volte mi sento impotente a fronteggiare la tragedia del problema.

Per quanto si faccia, le stragi continuano, sempre terribili , sempre dolorosissime.

Le Istituzioni tacciono, la politica tace, la magistratura non comprende la tragedia e provvede tiepidamente, infastidita talvolta dal carico di procedimenti, che invece dovrebbero rivelare l’estremo allarme sociale.

Credo serva un’azione clamorosa dall’Associazione, qualcosa di eclatante , perchè i politici quasi non ci ascoltano e gli stessi candidati leader non li ho mai sentiti parlare di sicurezza sulle strade:a loro ,la  sicurezza serve solo per darsi visibilità, come nel caso recente di un giovane politico che è finito su tutti i giornali per aver sottoscritto un appello di associazione onlus sull’omicidio stradale, che pure è una battaglia giusta.

Credo dovremmo chiedere , e lo possiamo fare , udienza specifica al S. Padre affinché preveda che in tutte le parrocchie cattoliche si parli di sicurezza , si educhi i vivi e si preghi per le vittime.

Credo necessario un appello al Presidente della Repubblica, di fronte alla strage della nostra gioventù e quindi del nostro Futuro è l’unico ad aver conservato credibilità verso gli italiani.

Danilo Riponti - http://www.ripontistudiolegale.it/